In questi giorni di febbraio ricorre l’anniversario dei ragazzi della Rosa bianca : Sophie Magdalene Scholl e il fratello Hans vengono arrestati all’università di Monaco il 19 febbraio del '43 mentre distribuiscono volantini contro Hitler e il nazismo. Interrogati dalla Gestapo si tradiscono e fanno risalire i nazisti a Christoph Probst, Alexander Schmorell, Willy Graf, Kurt Huber. Un cosiddetto Tribunale del Popolo, presieduto dal terribile e sanguinario Roland Freisler (che morirà due anni dopo sotto un bombardamento alleato a Berlino) è allestito in pochi giorni e durante un processo-farsa li condanna tutti a morte per decapitazione. Sono ghigliottinati il 22 febbraio 1943 nel cortile della prigione di Stadelheim a Monaco.
Impossibile per me non pensare allo spettacolo prodotto dal teatro stabile di Bolzano per la stagione 2012 – 2013, con la regia del grande Carmelo Rifici: “La rosa bianca” dell’americana Lillian Groag.
Lo abbiamo portato a Milano, al Piccolo Teatro di via Rovello, una settimana intera, nove repliche e sempre tutto esaurito. Irene Villa, Alessio Genchi, Christian Larosa, Tindaro Granata, Enrico Pittaluga, Gabriele Falsetta, Pasquale di Filippo e il sottoscritto nella parte di Mohr, l’ambiguo capo della Gestapo di Monaco. Scene di Guido Buganza.
Rappresentato un mese a Bolzano e susseguentemente in molte località dell’Alto Adige, poi in Emilia, a Brescia, "Il Piccolo di Milano, ecc.
Trento e provincia per motivi di "monopolio della Memoria" (...!) non hanno voluto lo spettacolo.
(foto nel mio camerino al Piccolo di Milano)